martedì 24 settembre 2019

2019 Lavori recenti

2019 "Aggregazioni"A1 - Collage su tela cm 50x70

2019 "Aggregazioni"A2 - tecnica mista su tela,  cm100x70

2019"Aggregazioni"A3 - Carboncino e collage su tela, cm60x60

2019 " Aggregazioni" A4 - Collage su tela, Trittico cm 30x75

2019 " Aggregazioni"A5 - tecnica mista su legno cm 87x87

2019" Aggregazioni" A6 - sul blu- - tecnica mista su legno cm 80x80

2019 "Aggregazioni"A7 - sul rosso- tecnica mista su legno cm 80x80

2019 "Aggregazioni"A8 - sul giallo- tecnica mista su legno cm80x80

L’OGGETTIVA SOGGETTIVITA’ DELLE AGGREGAZIONI DI
UGO ANTINORI
La nuova produzione di Ugo Antinori è ispirata al complesso concetto dell’aggregazione. Preliminarmente, chi segue il percorso artistico di Ugo apprezza che l’artista, assecondando la sua incontenibile esigenza di evolversi e di rinnovare  il suo linguaggio icastico con inesauribile entusiasmo, si mantiene sempre coerente con l’attitudine di non farsi condizionare da preoccupazioni di ordine sistematico, ovvero dal rispetto delle rigide e artificiose peculiarità dei generi artistici. 
Infatti, Antinori, mentre nelle sculture manifesta con solida maturità una plasticità olimpica contaminata da inusuali cromatismi e da altri espedienti figurativi, nelle opere nelle quali – come in questo caso - prevale il carattere pittorico riesce perfettamente a fondere con l’impianto grafico elementi materici, sintomo di incomprimibili  seduzioni scultoree. 
Osservando con attenzione queste ‘aggregazioni’, si precipita con lo sguardo all’interno di un suggestivo microcosmo, nel quale le entità ‘fisiche’ sono il complemento intimo di frammenti sobriamente colorati.
Queste componenti si integrano ma non si fondono.
Ogni particolare mantiene la sua autonomia espressiva: l’aggregazione infatti non mortifica né esalta le individualità, ma, attraverso un processo di equilibrata assimilazione, confonde  le soggettività nell’oggettività.  
Protagonista è lo spazio.
In questa raffinata finzione la superficie - articolata da elementi la cui diversità strutturale è armonicamente acquisita - sembra allegoria di un luogo, di una sorta di ‘agorà’ greca in cui ci si può incontrare per raccontarsi le proprie storie, in un condizione di condivisa normalità avulsa da prevaricazioni o da primordiali suprematismi.
Come nelle precedenti produzioni, anche nelle aggregazioni Ugo, per elevare il tono delle sue opere, non ha bisogno di ricorrere a forme di intrigante quanto fittizia cripticità.
Al contrario tutto è semplice, tutto è decifrabile, tutto è essenziale, in un contesto nel quale domina la consapevolezza che esaltare l’apparenza significa negare l’essenza.
La chiarezza luminosa delle geometrie emozionali delle aggregazioni è una sintesi aristocratica di forma e di sostanza.
Il nomadismo intellettuale di Ugo si articola attraverso una sintassi che ordina in maniera eccellente luci ed ombre, che sono il precipitato di una profonda riflessione. 
“Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia” diceva Giordano Bruno.
Roberto RAPACCINI


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