2011 "Mappe della memoria"2 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"3 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"4 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"5 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"6 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"7 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"8 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"9 collage cm20x20
2011 "Mappe della memoria"10 collage cm20x20
2012 "Mappe della memoria"11 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"12 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"13 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"14 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"15 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"16 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"17 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"18 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"19 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"22 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"23 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"24 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"25 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"26 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"27 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"28 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"29 collage cm25x25
2012 "Mappe della memoria"A1 acrilico su tavola cm 60x60
2012 "Mappe della memoria"A2 acrilico su tavola cm 100x100
2012 "Mappe della memoria"A3 acrilico su tavola cm 60x60
2012 "Mappe della memoria"A4 acrilico su tavola cm 60x60
“MAPPE
DELLA MEMORIA”
Una
dolce ossessione metodica, accompagna fedelmente il pensiero di un uomo, in
corsa verso l’immensità dello spazio.
Raccolte
intimamente in un lento e accurato studio, punti, linee e superficie diventano
strumento di equilibrio nel tentativo di dare leggibilità e controllo
all’incontrollabile.
Brandelli
di carta, pezzetti di veline e leggeri fili creano reticoli pensati e voluti,
costruzioni spaziali, ordinate, nonostante l’effetto visivo del casuale.
La
manipolazione della materia povera e leggera, assume un’importanza insolita,
confrontandosi con l’ampiezza indefinibile di uno spazio rincorso in tutte le
sue possibili forme.
Sigillate
ermeticamente, queste preziose opere, portano il segreto di un’affascinante
esperienza, percorso di molti anni di lavoro.
L’artista
crea una mediazione, tra l’opera e lo spettatore, concentrando in piccole
sculture l’infinito e complesso dialogo tra universo e essere umano.
In
queste delicate se pur solide architetture, vivono pensieri materici, in
equilibrio tra razionalità e irrazionalità, tracciando coordinate temporali di
qualcosa più grande di noi.
Antinori
si perde nell’eternità, combattendo rigorosamente la sua infinitezza,
attraverso passaggi, studi, prove e percorsi, costruendo così, mappe della
memoria, prove inconfutabili di una ricerca passionale, quasi viscerale, tra
materia e aria, tra spazio infinito e spazio fisico, quello che noi
simboleggiamo, componendo originali metafore di vita.
Mappe
della memoria sanciscono i tempi, senza mai arrendersi, all’inevitabile
consapevolezza del limite terrestre.
Chiara Ronchini
Nessun commento:
Posta un commento