domenica 29 settembre 2019

2012 "MAPPE DELLA MEMORIA"

 2011 "Mappe della memoria"1 collage cm20x20

 2011 "Mappe della memoria"2 collage cm20x20

  2011 "Mappe della memoria"3 collage cm20x20

 2011 "Mappe della memoria"4 collage cm20x20

  2011 "Mappe della memoria"5 collage cm20x20

  2011 "Mappe della memoria"6 collage cm20x20

 2011 "Mappe della memoria"7 collage cm20x20

 2011 "Mappe della memoria"8 collage cm20x20

  2011 "Mappe della memoria"9 collage cm20x20

  2011 "Mappe della memoria"10 collage cm20x20

 2012 "Mappe della memoria"11 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"12 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"13 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"14 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"15 collage cm25x25

   2012 "Mappe della memoria"16 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"17 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"18 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"19 collage cm25x25

   2012 "Mappe della memoria"20 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"21 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"22 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"23 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"24 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"25 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"26 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"27 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"28 collage cm25x25

 2012 "Mappe della memoria"29 collage cm25x25

  2012 "Mappe della memoria"A1 acrilico su tavola cm 60x60

 2012 "Mappe della memoria"A2 acrilico su tavola cm 100x100

 2012 "Mappe della memoria"A3 acrilico su tavola cm 60x60

 2012 "Mappe della memoria"A4 acrilico su tavola cm 60x60

“MAPPE DELLA MEMORIA”

Una dolce ossessione metodica, accompagna fedelmente il pensiero di un uomo, in corsa verso l’immensità dello spazio.
Raccolte intimamente in un lento e accurato studio, punti, linee e superficie diventano strumento di equilibrio nel tentativo di dare leggibilità e controllo all’incontrollabile.
Brandelli di carta, pezzetti di veline e leggeri fili creano reticoli pensati e voluti, costruzioni spaziali, ordinate, nonostante l’effetto visivo del casuale.
La manipolazione della materia povera e leggera, assume un’importanza insolita, confrontandosi con l’ampiezza indefinibile di uno spazio rincorso in tutte le sue possibili forme.
Sigillate ermeticamente, queste preziose opere, portano il segreto di un’affascinante esperienza, percorso di molti anni di lavoro.
L’artista crea una mediazione, tra l’opera e lo spettatore, concentrando in piccole sculture l’infinito e complesso dialogo tra universo e essere umano.
In queste delicate se pur solide architetture, vivono pensieri materici, in equilibrio tra razionalità e irrazionalità, tracciando coordinate temporali di qualcosa più grande di noi.
Antinori si perde nell’eternità, combattendo rigorosamente la sua infinitezza, attraverso passaggi, studi, prove e percorsi, costruendo così, mappe della memoria, prove inconfutabili di una ricerca passionale, quasi viscerale, tra materia e aria, tra spazio infinito e spazio fisico, quello che noi simboleggiamo, componendo originali metafore di vita.

Mappe della memoria sanciscono i tempi, senza mai arrendersi, all’inevitabile consapevolezza del limite terrestre.      

Chiara Ronchini


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